Non si tratta di creare una banca dati da poter navigare in modo funzionale per degli scopi operativi precisi. L’idea è piuttosto quella di creare uno spazio di lavoro aperto al quale poter ritornare, condividendo con altri la propria ricerca di senso.
L’archivio di hercole è una rappresentazione instabile di una traccia nella memoria comune. Catalogare e ricordare sono operazioni creative che danno forma al nostro presente e ci proiettano verso il futuro. Scegliendo di archiviare qualcosa svolgiamo una pratica di identificazione di noi stessi come collettività. La narrazione è nostra, diventa la pelle di un organismo comune di cui sentirsi parte.
L’archivio accoglie qualsiasi tipo di linguaggio, in modo tale che possa meglio rispecchiare la complessità degli argomenti trattati. La varietà dei linguaggi consente di avvicinare il fruitore mediante più approcci, fornendogli occasioni nelle quali la lettura dei progetti risulti più naturale, così come stimolandolo e conducendolo oltre le modalità espressive a cui è maggiormente abituato.