Jorge Luis Borges
“Il tema generale non è complesso, ma la conclusione e mostruosa. Dio, argomenta Runeberg, s’abbassò alla condizione di uomo per la redenzione del genere umano; ci e permesso di pensare che il suo sacrificio fu perfetto, non invalidato o attenuato da omissioni. Limitare ciò che soffrì all’agonia d’un pomeriggio sulla croce, e bestemmia.
Affermare che fu uomo e che fu incapace di peccato, implica contraddizione: gli attributi di impeccabilitas e di humanitas non sono compatibili. Kemnitz ammette che il Redentore poté sentire fatica, freddo, turbamento, fame e sete; è anche lecito ammettere che poté peccare e perdersi.“