Gary Ross
“Pleasantville", è un film e narra di una sitcom degli anni '50 in bianco e nero. Racconta le vicende di due fratelli che vivono in una città perfetta, in una routine assolutamente ripetitiva ed abitudinaria, ma proprio per questo rassicurante e necessaria per un mondo utopicamente stabile in cui imprevisti e mali non sono conosciuti. Pleasantville è il “protezionismo culturale”, le lezioni di geografia a scuola sono incentrate unicamente sullo studio delle strade della città, e le domande riguardo a cosa ci sia fuori non sono proibite, ma percepite come assurde e senza senso, poiché, per i suoi abitanti è come se non esistesse un mondo esterno al loro. Il sesso, pratica assolutamente sconosciuta a Pleasantville è espressione di destabilizzanti emozioni. Il pericolo esiste in Pleasantville, perché altrimenti non potrebbe esistere la pace, ma è del tutto trascurabile: i pompieri esistono nella città, ma, non esistendo il fuoco, troppo pericoloso e scomodo, sono adibiti unicamente a salvare gattini dagli alberi e poco altro. Nella cittadina, si scopre che è assente l’arte, proprio perché fonte di destabilizzanti emozioni: per esempio, sono presenti libri, ma sono vuoti. Tuttavia il colore prenderà il sopravvento.