Alexander Gabriel
Nascosto nelle sfumature, il mio lavoro cerca di ripensare continuamente la transitorietà spaziale e binomiale, decostruendo l'immagine e considerando gli spazi intermedi.
Attraverso la serialità, ogni fotografia esposta è il documento dell’atto di tornare, ogni giorno, a relazionarmi con una porzione di campo, una sedia, un pomodoro, decine di tipologie di piante e fiori, le buche di talpe, le talpe, api, vespe, alberi, alberi tagliati, formiche, le larve, i robot che tagliano l’erba, persone che osservano, i corvi, le mosche, la pioggia, grandine, vermi, vento, gatti, la fine della primavera, l’estate, (altro).
Il mio lavoro è stato riflettere sulle azioni che costantemente agiscono, subiscono e si impongono insieme a noi, definendo spazi intermedi quelle finestre che si affacciano su un mondo di interazioni possibili.
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